La parola scattarisciati non fa parte del mio vocabolario, ma ho ormai imparato ad apprezzare forme dialettali di ogni genere per identificare robe particolari che in italiano si perderebbero nella traduzione.
A me la parola scattarisciati fa già venire voglia di sbranare almeno sei bufali purpurei. E so che non faccio testo poiché vivo con la fame perenne, ma tanto so che sei uguale a me.

Tutti così.
Che poi, per la cronaca, scattarisciato credo significhi scoppiato e pomodorini scoppiati vero che fa cagare, come espressione?
Risultato? Cena perfetta, mondiale, incredibile e pure facile da preparare, che non guasta mai.

Sicuramente, ma a confronto dei pomodorini scattarisciati non sei niente, mia cara Mary Poppins.
In teoria i pomodorini scattarisciati si dovrebbero mangiare con una bella bruschetta o con delle friselle, ma nessuno ci vieta di condirci anche una pasta. E siccome nessuno ce lo vieta, iniziamo. Go, go, go!

Attenzione: la pasta può provocare gioia incontrollabile ed inaspettata.
Ti metto anche il procedimento e l’occorrente per la bruschetta, perché sono un Kaiju previdente e buono.
Per preparare della pasta con i pomodorini scattarisciati, per due persone, hai bisogno di:
- 180 grammi di pasta a tua scelta. Secondo me corta è meglio;
- 500 grammi di pomodorini. Oltre a scegliere quelli buoni (che significa un cazzo), sceglili non troppo maturi né troppo duri. Non prenderli troppo grandi, sennò ti ritrovi tre pomodorini a testa.
- 50 grammi di capperi;
- 30 grammi di olio;
- qualche foglia di basilico, uno spicchio d’aglio ed origano;
- peperoncino facoltativo;
- cacioricotta da mettere sui piatti (nel mio caso cilentana). Ci sta benissimo anche la mozzarella di bufala, il pecorino fresco e pure la ricotta salata fa il suo mestiere.
Se vuoi preparare le bruschette, devi aggiungere:
- olio e pane.
Premessa: questo condimento viene diversamente ogni benedetta volta che lo preparo. Un po’ dipende dal tipo e dalla grandezza dei pomodorini, un po’ dalla stagione, un po’ dal tipo di padella che usi per cuocere. Non prendere dunque come vangelo i tempi che ti dirò: troppe variabili che manco il Kiaju riesce a prevedere.
Metti a bollire l’acqua della pasta.
Lava i pomodorini ed asciugali bene. Io non li ho lavati perché boh.
In una pentola di cui possiedi il coperchio metti 30 grammi d’olio, l’aglio tritato e il peperoncino (se ti piace). Appena l’olio sarà caldo aggiungi i pomodorini.
Metti il coperchio e fai cuocere a fiamma medio bassa per 8 minuti. Ho provato sia col coperchio con lo sbuffo…
… che con quello senza:
Il risultato è stato praticamente lo stesso, quindi non farti troppe menate.
Mentre attendi sciacqua infinite volte i capperi, sennò sanno solo di sale. Devi immergerli in acqua dentro una tazza, poi sciacquarli, poi riemetterli nella tazza e poi risciacquarli ancora. Tutto finché non vedi più granelli di sale. Comunque non meno di 3-4 volte.
Trascorsi gli 8 minuti, aggiungi anche i capperi ai pomodorini.
Fai cuocere per altri 8 minuti, sempre a fiamma medio bassa e sempre col coperchio. Se però i pomodori si fossero già un po’ sfaldati, magari abbassa leggermente la fiamma.
Mentre attendi, gratta il formaggio. Usa sempre un buco grande della grattugia, che il risultato è più buono.
Ecco la mia cacioricotta. Non mondiale, ma ha fatto il suo mestiere:
Scaduti gli 8 minuti spegni la fiamma. Aggiungi del basilico a pezzetti, dell’origano ed attendi la pasta. Il sugo dovrebbe essere così:
Come puoi vedere, ogni pomodorino avrà cottura a sé: alcuni saranno quasi spappolati, altri interi. Dipende dalla grandezza, dalla qualità del singolo pomodorino e dal fato. Prendila così, non possiamo farne un dramma.
Appena la pasta sarà pronta, caccia dentro pure lei, mescola bene, senza essere violenta, altrimenti spacchi tutti i pomodori. Ora prepara i piatti.
Dovresti avere raggiunto questo risultato:
Un’altra:
Cospargi con abbondante cacioricotta.
Nel caso invece volessi prepararti le bruschette, devi seguire tutto il procedimento dei pomodorini (origano e basilico compresi).
Nel frattempo accendi il forno a 200 gradi, modalità statica. Taglia il pane a fette e spennellalo con un po’ d’olio.
Inforna il pane e fallo andare fino a quando diventerà un po’ abbronzato. Il tempo è variabile: dai dieci ai 15 minuti.
Cospargi ogni fetta con i pomodorini e con tutto il sugo che avran tirato fuori.
E sopra della cacioricotta, che ci sta benissimo. Ecco qui:
Ciao e buon appetito!